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Isidoro Falchi a Cosa foto d'epoca

Foto d'epoca con Isidoro Falchi presso Porta Romana, Cosa.

Isidoro Falchi (Montopoli in Val d'Arno, 26 aprile 1838 – Montopoli in Val d'Arno, 30 aprile 1914) è stato un archeologo autodidatta e medico italiano.

Biografia[]

Nato a Montopoli in Val d'Arno, provincia di Pisa, da Luigi di Giuseppe e Bibbiena Grazzini, penultimo di diciassette figli, studiò tra Montopoli e San Miniato, prima di seguire i corsi di medicina presso l'università di Pisa, dove si laureò nel giugno 1859. Poco dopo la laurea partecipò alla campagna anti-austriaca e nel 1860 si imbarcò alla volta di Palermo con i volontari toscani a rinforzo della spedizione dei Mille; ammalatosi a Caltanissetta, ritornò a casa nel dicembre dello stesso anno.

Il 16 giugno 1862 vinse la condotta a Campiglia Marittima, dove in breve tempo divenne uomo e medico molto stimato, mantenendo l'incarico fino all'aprile del 1871. Qui si sposò con Antonia Gianni, la quale però morì nel dare alla luce la figlia Antonia, e il Falchi tornato a Montopoli nel 1971 prese nuovamente moglie sposando Cesira Mainardi, vedova del fratello Francesco da poco deceduto. Nella città natale ricoprì numerosi incarichi pubblici: fu a lungo consigliere comunale e sindaco nel biennio 1873-74.

Iniziando ben presto ad interessarsi di storia locale, pubblicò nel 1880 a Prato il suo primo libro, Trattenimenti popolari sulla storia della Maremma e specialmente di Campiglia Marittima, a spese del Comune di Campiglia Marittima. In questo stesso periodo gli furono consegnate tre monete su cui compariva scritto Vatl, l'antica denominazione etrusca di Vetulonia, provenienti appunto dal colle su cui sorgeva Colonna di Buriano. Forte di questi indizi, il medico si avventurò a Colonna il 27 maggio del 1880, dove tra le altre cose notò una parte delle antiche mura ciclopiche ancora oggi presenti all'interno del paese. Tale evento significò una svolta decisiva nella vita del Falchi.

Tra il 1883 e il 1913 riportò alla luce necropoli e resti di abitato riferibili ad un ampio periodo di tempo tra il IX e il I secolo a.C., che lo convinsero di avere finalmente individuato il sito della perduta città etrusca di Vetulonia. Tale tesi ebbe tuttavia tenaci oppositori nel mondo politico e accademico: Dotto De' Dauli, C. A. De Cara, G. Sordini A. Malfatti, e anche Luigi Adriano Milani, direttore del museo etrusco di Firenze. I detrattori erano perlopiù disposti a riconoscere come sito di Vetulonia la località di Poggio Castiglione presso Massa Marittima (pochi altri già presso Viterbo o in val di Cornia). La lunga serie di polemiche non si esaurì nemmeno dopo che con un decreto regio fu modificato, il 22 luglio 1887, il nome del paese di Colonna in Vetulonia, e dopo che una commissione ministeriale, composta da Antonino Salinas, Antonio Zannoni, Luigi Pigorini, Giulio De Petra, Edoardo Brizio, Adolfo Cozza, Angelo Pasqui, Torquato Taramelli, escluse definitivamente l'esistenza di resti vetuloniesi su Poggio Castiglione con una relazione del 3 novembre 1893.

Nel 1889 e nel 1897 avviò alcune ricerche a Populonia, riportando alla luce alcuni resti nell'area di San Cerbone. Morì a Montopoli il 30 aprile 1914.

Opere[]

  • Trattenimenti popolari sulla storia della Maremma e specialmente di Campiglia Marittima (1880)
  • Un sospetto a riguardo delle malattie della vite (1880)
  • Ricerche di Vetulonia (1881)
  • Gli avanzi di Vetulonia sul Poggio di Colonna nella Maremma grossetana (1881)
  • Risposta ad una critica del sig. A. Malfatti sulla situazione di Vetulonia a Colonna (1882)
  • Sulla situazione di Vetulonia a Colonna, seconda ed ultima risposta al sig. A. Malfatti (1882)
  • Breve storia del miasma maremmano, in "Rivista maremmana", II, n. 2, 6 gennaio 1883
  • Vetulonia e le sue monete confrontate con le monete di Populonia e di Roma, in "Bull. dell'Instituto di corrispondenza archeologica", LVI (1884)
  • Vetulonia et ses monnaies, in "Annuaire de la Société française de numismatiqueet d'archéologie", VIII (1884); IX (1885)
  • La necropoli di Vetulonia, in "Notizie degli scavi" (1885)
  • Scavi di Vetulonia, in "Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts. Römische Abteilung", I (1886)
  • Nuovi scavi della necropoli di Vetulonia, in "Notizie degli scavi" (1887)
  • L'usura a Roma nel IV e V secolo a.C. (1890)
  • Vetulonia e la sua necropoli antichissima (1891)
  • Vetulonia e il Poggio Castiglioni del sig. Dotto De' Dauli (1891)
  • Sul sito di Vetulonia. Fatti non discorsi (1891)
  • A difesa di un giudicato sull'ubicazione di Vetulonia (1891)
  • Nuovi scavi della necropoli vetuloniese, in "Notizie degli scavi" (1892)
  • Replica alle osservazioni del p. C. A. De Cara sul libro "Vetulonia e la sua necropoli antichissima" (1892)
  • Le riviste del p. C. A. De Cara sul libro "Vetulonia e la necropoli primitiva" (1893)
  • Scavi di Vetulonia, in "La Nazione", 27 giugno 1893
  • Il tumulo della Pietrera nella necropoli di Vetulonia, in "Notizie degli scavi" (1893)
  • Sulla riduzione in peso dell'asse romano, in "Riv. ital. di numismatica", VI (1893)
  • Sulla questione etrusca. Lettera aperta al p. A. C. De Cara (1893)
  • Scavi nella necropoli vetuloniese durante l'anno 1893, in "Notizie degli scavi" (1894)
  • Vetulonia solennemente giudicata a Colonna (1894)
  • Della città vecchia e della nuova dei Vetuloniesi (1894)
  • La tradizione di Vetulonia e gli avanzi di Vetulonia e di Vitulonio (1895)
  • Gli schiarimenti del prof. Dotto e il trionfo della verità sulla questione di Vetulonia (1895)
  • Vetulonia, scavi dell'anno 1894, in "Notizie degli scavi" (1895)
  • Di un'antica necropoli riconosciuta sull'alto di Monte Pitti, in "Notizie degli scavi" (1895)
  • Nuove scoperte nell'area della città e della necropoli di Vetulonia, in "Notizie degli scavi" (1898)
  • Scoperte... in Vetulonia durante gli scavi del 1899, in "Notizie degli scavi" (1900)
  • Le origini degli Italiani e di altri popoli europei (1902)
  • La necropoli etrusca di Populonia, forse inesplorata, in "Notizie degli scavi" (1903)
  • L'unità di origine del linguaggio (1907)
  • Nuove scoperte nella necropoli di Vetulonia, in "Notizie degli scavi" (1908)
  • Alla vigilia della gran festa di Roma. Di un grave e funesto errore nelle prime pagine di nostra storia (1911)
  • Il circolo del monile d'argento e il circolo dei lebeti di bronzo a Vetulonia, in "Notizie degli scavi" (1913)

Bibliografia[]

  • Stefano Bruni, Isidoro Falchi, un medico al servizio dell'archeologia, Montopoli in Val d'Arno 1994.
  • Lucio Niccolai, L'odore della terra. Biografie di uomini e donne che hanno fatto la Maremma dalla montagna al mare tra XIX e XX secolo, 2008, Edizioni Effigi, Arcidosso, pp. 126-127.

Collegamenti esterni[]

  • Filippo Delpino, «FALCHI, Isidoro», in Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 44, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1994.
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