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Scarlino Scalo
frazione
Scarlino Scalo veduta
Veduta di Scarlino Scalo

Comune

Scarlino

Altitudine

12 m s.l.m.

Abitanti

1230 (2001)[1]

Coordinate

42°56′36″N 10°50′13″E

Codice postale

58020

Prefisso telefonico

0566

Scarlino Scalo è una frazione di Scarlino.

Geografia fisica[]

Situato nella piana del fiume Pecora, alle pendici del Monte d'Alma, lungo la via Aurelia e la ferrovia Tirrenica, dista circa 6 km dal centro comunale.

Storia[]

Scarlino Scalo si presenta come un moderno centro abitato, sviluppatosi a partire dal XIX secolo nella piana del Pecora intorno alla stazione ferroviaria, scalo del borgo di Scarlino, che invece sorge sulle propaggini del monte d'Alma.

La frazione è nota poiché nell'estate del 1849, Giuseppe Garibaldi, in fuga dalle guardie pontificie, vi si rifugiò ospite di Angiolo Guelfi a Palazzo Guelfi. Il 2 settembre, con l'aiuto di alcuni patrioti maremmani della zona, riuscì a raggiungere la spiaggia di Cala Martina oltre i boschi delle Bandite di Scarlino e si imbarcò su di un peschereccio alla volta di Porto Venere.

Monumenti e luoghi d'interesse[]

Palazzo Guelfi Scarlino Scalo

Palazzo Guelfi

Architetture religiose[]

  • Chiesa della Madonna delle Grazie, chiesa parrocchiale della frazione, è stata inaugurata e consacrata il 13 maggio 1984, con parrocchia già istituita nel 1976.[2]. La parrocchia della Madonna delle Grazie conta circa 1350 abitanti.[3]

Architetture civili[]

  • Palazzo Guelfi, imponente edificio ottocentesco che era di proprietà della famiglia Guelfi, è stato proclamato monumento nazionale italiano poiché è stato rifugio di Garibaldi nell'estate del 1849.
  • Le Case, piccola località situata a poco a sud del centro abitato.

Economia[]

Casone Scarlino

Lo stabilimento del Casone

In tempi recenti è stata realizzata a ovest del centro abitato, in località Casone, una grande area industriale, dove, tra i vari stabilimenti, si trovano quello dell'industria chimica della Nuova Solmine, che produce acido solforico, e della Huntsman Tioxide, che sintetizza biossido di titanio. Dal 1996 è in funzione, sempre presso l'area industriale del Casone, il Cogeneratore, impianto di produzione di energia elettrica ottenuto recuperando i vecchi forni di arrostimento della pirite. L'impianto era stato concepito per il recupero energetico da rifiuti industriali. Dal 1996 al 2003 ha bruciato CDR e biomasse. Dal 2003 ha bruciato biomasse; attualmente è entrato nell'interesse dell'amministrazione provinciale per lo smaltimento del CDR.

Infrastrutture e trasporti[]

Scarlino Scalo è servita da un'uscita della strada statale Aurelia e dalla stazione di Scarlino, scalo ferroviario dell'intero territorio comunale.

Galleria immagini[]

Note[]

Bibliografia[]

  • Aldo Mazzolai, Guida della Maremma. Percorsi tra arte e natura, Le Lettere Firenze, 1997.
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