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Aldo Mazzolai (Montepulciano, 24 maggio 1923 – Grosseto, 2 marzo 2009) è stato un archeologo, pubblicista e scrittore, personalità di spicco della scena culturale grossetana del dopoguerra.

Biografia[]

Infanzia e formazione[]

Nato a Montepulciano, si trasferì con la famiglia a Grosseto all'età di dieci anni e compì i suoi studi tra la città maremmana e Firenze, dove frequentò il ginnasio, e poi a Vittorio Veneto, dove si diplomò al liceo classico. Nel 1943 fu catturato dai tedeschi e costretto ai lavori manuali in varie zone del Lazio e, dopo un suo tentativo di fuga dall'ospedale militare di Siena, venne condannato a morte, ma poi graziato a Canino. Nel 1944 iniziò a frequentare l'università a Roma, iscrivendosi alla facoltà di Lettere antiche, divenendo allievo di personalità di rilievo quali Gaetano De Sanctis, Gino Funaioli, Natalino Sapegno, Paolo Toschi e Giuseppe Ungaretti.

L'impegno culturale[]

Dopo la laurea, iniziò nel 1949 la carriera di insegnante presso vari istituti scolastici della città di Grosseto e allo stesso tempo iniziarono le prime collaborazioni con varie testate giornalistiche come Paese Sera, Il Telegrafo, Il Tirreno e La Nazione. Ben presto, tra i suoi principali interessi, ricevettero centrale importanza l'archeologia e la storia della Maremma, portando il Mazzolai ad iniziare un lavoro di ricerca sull'arte e le caratteristiche etno-demologiche dei territori di Grosseto, affiancando così alle sue attività anche quella di scrittore e divulgatore. Nei primi anni cinquanta partecipò alla creazione del circolo culturale La strada, patrocinato anche da Luigi Russo, con il quale mantenne anche successivamente una corrispondenza, soprattutto per questioni legate alla dialettologia. Nel 1960, insieme ad altre importanti figure locali come Giuseppe Guerrini, Vittorio Petroni e Aladino Vitali, rifondò la Società storica maremmana e ripresero le pubblicazioni del Bollettino.

Il museo archeologico e gli scavi di Roselle[]

Nel 1955 fu nominato direttore del museo archeologico e del museo d'arte sacra della diocesi di Grosseto, e instancabilmente effettuò un'attenta ricostruzione topografica del primo museo, con la collaborazione della Soprintendenza archeologica della Toscana, riuscendo anche a far aprire nella città maremmana una sede distaccata dell'istituzione fiorentina. Tra il 1955 e il 1975 il Mazzolai partecipò a numerose e fruttuose campagne archeologiche e fu anche grazie alle sue sollecitazioni che fu riportata alla luce buona parte della città etrusco-romana di Roselle, con la collaborazione dell'Istituto archeologico germanico prima, e della Soprintendenza archeologica della Toscana poi (archeologa Clelia Laviosa). Fu nel 1960 che pubblicò il suo importante testo Roselle e il suo territorio, che documenta attentamente la città e gli scavi fino a quel momento portati avanti. Lo scavo di Roselle portò una certa notorietà al Mazzolai in campo archeologico, ed iniziarono per lui numerose collaborazioni quale pubblicista per riviste specializzate e come corrispondente per vari studiosi italiani o stranieri. Numerose furono anche le mostre da lui organizzate in qualità di direttore del museo archeologico, e si ricordano in particolare Arte senese nella Maremma grossetana (1964), L'Età del ferro nell'Etruria Marittima (1965) e la Mostra del restauro archeologico (1970).

Nel 1975 venne inaugurato il nuovo allestimento del Museo archeologico e d'arte della Maremma, congiunto al museo diocesano d'arte sacra, e posto all'interno dell'attuale sede del palazzo del tribunale. Tale allestimento, curato dal Mazzolai stesso, proponeva per la prima volta un percorso coerente e unitario tra l'archeologia, la storia e l'arte di Grosseto e la Maremma. Aldo Mazzolai rimase in carica di direttore fino al 1984 e l'anno successivo fondò l'Associazione archeologica maremmana, divenendone presidente. Nello stesso anno arrivò anche il pensionamento, ma continuò la professione di insegnante, che mai aveva interrotto, insegnando per altri venti anni prima in un liceo privato cittadino, poi presso la locale Università della Terza Età.

Gli ultimi anni[]

Nel 1988 Mazzolai fu insignito del Grifone d'oro, massimo riconoscimento del Comune di Grosseto, consegnatogli con cerimonia ufficiale nell'agosto dell'anno successivo. Ha inoltre ricevuto nel 1994 una laurea Honoris causa dall'Università di New York. Per tutta la sua carriera, ma in particolare negli ultimi anni della sua vita, si dedicò alla poesia, soprattutto quella in vernacolo maremmano.

Aldo Mazzolai morì a Grosseto il 2 marzo 2009, e l'anno successivo venne data alle stampe la sua monografia sulla città di Grosseto alla quale stava ancora lavorando.

Opere[]

  • Pietro: al di là della nostra ombra (1947)
  • Storia del museo archeologico: secondo i risultati di un'indagine condotta nell'archivio comunale (1955)
  • Epigrafi latine inedite di Roselle e del suo territorio (1959)
  • Mostra archeologica del museo civico di Grosseto (1959)
  • Roselle e il suo territorio. Ricerche e documenti (1960)
  • Appunti per la cronologia delle tombe di Poggio Buco, in "Bollettino della Società storica maremmana", n. 2 (1960)
  • Iscrizioni etrusche del Museo archeologico di Grosseto, in "Bollettino della Società storica maremmana", n. 4 (1961)
  • Vicende storiche del Museo archeologico di Grosseto, in "Bollettino della Società storica maremmana", n. 5 (1962)
  • Inediti del Museo archeologico di Grosseto, in "Bollettino della Società storica maremmana", n. 7 (1963)
  • Temi della poesia popolare, in "Grosseto e la Maremma" (1965)
  • Guida di Grosseto (1965)
  • Ricognizione della via Aurelia e Clodia nei tratti compresi fra il fiume Fiora e Populonia, in "Bollettino della Società storica maremmana", nn. 11-12, 16-18 (1965-1968)
  • Maremma, storia ed arte (1967)
  • Poesia popolare maremmana: antologia (1969)
  • Guida dell'Etruria Maremmana (1969)
  • Gli Etruschi della costa tirrenica. Da Vulci a Volterra (1977)
  • Grosseto: il Museo archeologico della Maremma (1977)
  • Gli Etruschi di Tarquinia, Cerveteri e Veio (1978)
  • Storia ed arte della Maremma (1981)
  • Guida della Maremma (1981)
  • La poesia maremmana del Carducci, in "Bollettino della Società storica maremmana", n. 50 (1986)
  • Storia della città di Grosseto (1989)
  • De reditu di Rutilio Namaziano (1995)
  • Alarico nell'inerte Impero (1996)
  • Un volto di pietra. Elogio dei popoli maremmani (1997)
  • Guida della Maremma. Percorsi tra arte e natura (1997)
  • L'erba mora: antologia di poesie in vernacolo maremmano e in lingua (1998)
  • L'isola murata. Le mura dei Grossetani, uomini e fatti (1999)
  • Una morta stagione. Racconto autobiografico sulle esperienze del periodo bellico (2000)
  • Maremma. Storia, arte, cultura (2001)
  • Miti ed eroi classici nell'Etruria marittima: tra Cecina e Corneto (2002)
  • La storia che fece Grosseto (2010)

Collegamenti esterni[]

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